Sebbene una certa interessata tendenza alla semplificazione abbia paragonato la crescita dello "spread" ad un colpo di stato,non siamo per nulla di fronte ad un colpo improvviso. Prima della crisi dei mutui subprimes e del fallimento della Lehman Brothers il differenziale tra i bund tedeschi e i btp italiani non superava il punto percentuale. E' stato in seguito, con il progressivo aggravarsi del debito sovrano degli stati, le difficoltà dei Pigs, di tanto in tanto riscritti come Piigs a seconda della inclusione o meno dell'Italia, e le difficoltà legate alla crescita nel mondo occidentale e particolarmente in Europa, che lo spread è andato aumentando fino ai traumatici livelli recenti. Certamente la speculazione e il degrado progressivo di un governo sempre più paralizzato da pressioni elettorali, corporative quando non addirittura delinquenziali, hanno fatto il resto, ma non è possibile concentrare l'attenzione su una sola causa per motivi puramente propagandistici, trascurando la complessità di una situazione che soltanto con ampiezza di vedute, capacità di intervento, lucidità e rigore, potrà essere risolta. Però se intanto Berlusconi se ne è andato si può ragionevolmente concludere che sia un bene. O no?
Sebbene una certa interessata tendenza alla semplificazione abbia paragonato la crescita dello "spread" ad un colpo di stato,non siamo per nulla di fronte ad un colpo improvviso. Prima della crisi dei mutui subprimes e del fallimento della Lehman Brothers il differenziale tra i bund tedeschi e i btp italiani non superava il punto percentuale. E' stato in seguito, con il progressivo aggravarsi del debito sovrano degli stati, le difficoltà dei Pigs, di tanto in tanto riscritti come Piigs a seconda della inclusione o meno dell'Italia, e le difficoltà legate alla crescita nel mondo occidentale e particolarmente in Europa, che lo spread è andato aumentando fino ai traumatici livelli recenti. Certamente la speculazione e il degrado progressivo di un governo sempre più paralizzato da pressioni elettorali, corporative quando non addirittura delinquenziali, hanno fatto il resto, ma non è possibile concentrare l'attenzione su una sola causa per motivi puramente propagandistici, trascurando la complessità di una situazione che soltanto con ampiezza di vedute, capacità di intervento, lucidità e rigore, potrà essere risolta. Però se intanto Berlusconi se ne è andato si può ragionevolmente concludere che sia un bene.
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